Brandelli di storie rattoppati con fili di parole evanescenti, che si rincorrono, scorrono e si dissolvono.
Drappeggi di emozioni sontuosi nei banchetti regali, che si esauriscono con l'assalto di una folla affamata.
Coltri di silenziosa solitudine e chiassosa inadeguatezza, che si disperdono nel pudore di un pianto in disparte.
Teli di uniforme e anonima superficialità, che coprono lo scempio di vite nude, multiformi e abissali.