venerdì 27 febbraio 2015

Valchiria Zoppa

Se solo potessi
dar voce a questa silenziosa e sotterranea inquietudine
che scorre lenta nei miei giorni che corrono.

Se solo sapessi
essere agile nella melma densa di questa realtà indecifrabile
che nasconde le tracce di percorsi interrotti.

Se solo avessi
una guida, una ragione, un motivo e un abbraccio
che mi indichi la strada per una casa.

Potrei smetterla di lottare come una belva inferocita contro me stessa e gli altri,
alla ricerca di una vetta leggendaria e onirica.

Valchiria zoppa,
in divenire o in regredire
mutilata del suo essere, divorata dall'inafferrabile.

Ammutolita nei pensieri. Amputata nelle parole.
Dov'è che ho gettato le armi e mi son gettata a terra?

domenica 22 febbraio 2015

Ascolta il Silenzio

Feroci lotte.
Per emergere.

Chi grida più forte.
Chi ha più da dire, anche se non ha niente da dire.
Chi è più sfrontato.

Disinvolto.
Fluorescente.
Catarifrangente.

Resto immobile, confusa nel frastuono delle frasi vuote di pavoni colorati e arroganti.

Resto in bianco e nero.

Non mi affanno per uno scettro.
E così, svanisco.
Sotterrata dal rumore.
Osservo.
Nella folla, invisibile.

Scorro lenta e silenziosa come l'acqua di un fiume. E come un fiume, i miei occhi sono pieni di luoghi e di vita. 

Non ho parole, ma tanti racconti.
E se non puoi ascoltarli, prova almeno a leggerli.