sabato 15 aprile 2017

R-ESISTERE

Dolorosa apnea.
Agitato mare di onde confuse.
Bracciate energiche e immobili.
Impotenti pensieri.
Azioni incapaci.
Idee inesistenti.
Croniche imperfezioni.
Affannosa esistenza
Persa nel quotidiano malessere.
Questo è vivere?
Altro non è.
Corpo inadatto
dal goffo incedere
nei giorni insidiosi
uguali e minacciosi.
Esistere.
Resistere.
Desistere.

domenica 2 ottobre 2016

ICARO

Imbrattato di cera.
A fatica ti rigiri nei tuoi crucci.
Invano sollevi il tuo braccio rotto.
Sei caduto.
Dovrai imparare a camminare con le tue gambe, ora (dopo qualche mese di fisioterapia).
Sei come gli altri, ora.
Ma com'era bella la vista, da lassù.

mercoledì 3 giugno 2015

DAFNE

Dafne.
Dove credi di andare?
Dafne.
Qui respiri la tua terra.
Ti dimeni.
Sfrecci fra scie morbide nel cielo e gelide rotaie stanche.

Ma le senti, ogni volta che torni, le carezze dei rami che ti avvolgono le caviglie, i polsi, la vita.
Provi sollievo, per la pioggia che ti inumidisce i piedi.
Ti nutri e ti attacchi.
Ti riposi nella tua culla verde.

E soffochi un pianto sospeso. Come te.

venerdì 27 febbraio 2015

Valchiria Zoppa

Se solo potessi
dar voce a questa silenziosa e sotterranea inquietudine
che scorre lenta nei miei giorni che corrono.

Se solo sapessi
essere agile nella melma densa di questa realtà indecifrabile
che nasconde le tracce di percorsi interrotti.

Se solo avessi
una guida, una ragione, un motivo e un abbraccio
che mi indichi la strada per una casa.

Potrei smetterla di lottare come una belva inferocita contro me stessa e gli altri,
alla ricerca di una vetta leggendaria e onirica.

Valchiria zoppa,
in divenire o in regredire
mutilata del suo essere, divorata dall'inafferrabile.

Ammutolita nei pensieri. Amputata nelle parole.
Dov'è che ho gettato le armi e mi son gettata a terra?

domenica 22 febbraio 2015

Ascolta il Silenzio

Feroci lotte.
Per emergere.

Chi grida più forte.
Chi ha più da dire, anche se non ha niente da dire.
Chi è più sfrontato.

Disinvolto.
Fluorescente.
Catarifrangente.

Resto immobile, confusa nel frastuono delle frasi vuote di pavoni colorati e arroganti.

Resto in bianco e nero.

Non mi affanno per uno scettro.
E così, svanisco.
Sotterrata dal rumore.
Osservo.
Nella folla, invisibile.

Scorro lenta e silenziosa come l'acqua di un fiume. E come un fiume, i miei occhi sono pieni di luoghi e di vita. 

Non ho parole, ma tanti racconti.
E se non puoi ascoltarli, prova almeno a leggerli.

giovedì 1 gennaio 2015

DOVE HAI LASCIATO LE CHIAVI?

A trovar le chiavi.
A trovarle. 
Chissà dove ce le han gettate.
A largo. In orbita.
Chi lo sa.

Ci abbiam provato. 
A scassinarci. Derubarci.
Ladri di noi stessi.
Ladro mio. Ladra tua.
Colpevoli consapevoli.

Denunciamoci.
Con sguardi sospetti, accusiamoci.
Ignoriamoci. Osserviamoci. Diffidiamoci.
Impediamoci altri furti.
Proteggiamoci. Odiamoci. Attraiamoci.

Basterebbe trovar le chiavi.
Per aprirci. Per capirci.
Chissà dove ce le han gettate.
Intanto, bussiamo e scappiamo.
Intanto, apriamo e diciamo da uno spiraglio sulla soglia, senza farci entrare, che no, non ci interessa.
Intanto, sbattiamoci porte in faccia.

mercoledì 24 dicembre 2014

Lieve

Cala lieve.
Leggera malinconia su un letto di entusiasmo.

Cala lieve.
Brivido lento nel tepore della fiamma.

Cala lieve.
Atmosfera in bianco e nero su una notte dorata.

Per la tensione verso cime effimere.
Per la resistenza all'umanità.
Per la perdita e per la mancanza.

Di orientamento.
Di aria.
Di abbracci.