lunedì 30 maggio 2011

INCUBI DA FAVOLA E SOGNI DA INCUBO

Aggiorno svogliatamente il sito della facoltà alla pagina "Progetto Erasmus".
L'occhio pigro e sconsolato di colpo cade su "Approvazione graduatorie relative alle borse di studio Erasmus per la facoltà di Lettere e Filosofia". In un attimo tutto si fa confuso, velocissimo e interminabile allo stesso tempo. 
Apro il link, col respiro trattenuto. 
Il file pdf si apre. 
Cerco il mio nome. 
Prima vincitrice di Paris-Sorbonne
Scorro ancora. 
Prima vincitrice di Toulouse Le Mirail

Esplodo, non ci credo, implodo. 
Ed ora? Devo scegliere io? Che faccio? Stupendo e terribile allo stesso tempo. Non capisco. Voglio piangere. Voglio gridare. Penso al mio punto di riferimento per quanto riguarda il francese, sia dal lato accademico che per la passione che ha saputo trasmetterci. Chiamo la mia Prof. Cosa fare? Pro e Contro. Razionalità. Lucidità.

Chiamo parenti, amici, fidanzato. Ho vinto. Anche troppo. "Si sono contenta ma... Speravo qualcuno scegliesse per me! Ora che faccio?". 

Parigi. Tolosa. Parigi. Tolosa.
Pranzo sul Trasimeno.
Parigi. Tolosa. Parigi. Tolosa.
Gita a Montepulciano.
Parigi. Tolosa. Parigi. Tolosa.
Cena e cinema.
Parigi. Tolosa. Parigi. Tolosa.

Sonni inquieti. Giornate di scelte.
Dove mi piacerebbe andare?
Parigi. Tolosa. Parigi. Tolosa.
E la soluzione non si trova.

Cambio prospettiva.
Quale mi dispiacerebbe di più rifiutare?
Cerco di vedermi nel futuro. Cerco il rimpianto più grande.
I pensieri iniziano a rischiararsi. Mi vedo.
Non me lo perdonerei mai. Mai.

L'ho sognata da una vita. L'ho aspettata. Ed è arrivata.
Ho capito. Ho cercato di distinguere il vero amore dalla cotta passeggera.
Ho preso la mia decisione.

Stampo i moduli di accettazione.
Prendo la bic.
Una croce sulla casella "Dichiara di Accettare"
Una croce sulla casella "Dichiara di Non Accettare"

Arriva la notte. 
Nel letto ho paura. Nel letto volano i sogni. Mi lascio cullare dall'ansia.
Passa la notte. 

I moduli vanno consegnati.
Incontro un ragazzo che non conosco. 
Mi dice che ho sbagliato. 
Mi ci fa quasi ripensare. 
Era appena tornato da a Tolosa. 
Lo saluto. 
Entro in ufficio e chiedo informazioni. 
Poi li lascio. 
Mi restituiscono una copia timbrata.
Sono sotto i miei occhi, ora.

Dichiara di accettare Paris-Sorbonne.

sabato 7 maggio 2011

LE MIE PIÙ CARE OSSESSIONI

Entusiasmo, Passione, Impegno, Soddisfazione.
Sfiducia, Incertezza, Inquietudine, Timore.

Le mie giornate trascorrono così. In un'alternanza di sentimenti contrastanti che non vogliono saperne di raggiungere un accordo. E così io non mi sento altro se non un pendolo sospinto nel suo moto perpetuo da meccanismi che suo malgrado non hanno intenzione di arrestarsi.

Percepisco la mia crescita. Interiore, intellettuale, culturale.
Mi sto creando strumenti preziosi e li sto proteggendo con amore e con cura.
Lo faccio con Entusiasmo, spinta dalla Passione, investendo le mie energie in un Impegno continuo, sperando in qualche Soddisfazione.
Lo faccio animata da una forte ambizione. Da un'inspiegabile tensione alla perfezione che allontana la stanchezza,  la voglia di uscire o di riposarmi.
La lingua francese e la traduzione stanno diventando le mie più care ossessioni.

D'altra parte, ho paura che tutti i miei sforzi ed il mio amore non siano sufficienti per riuscire, per affermarmi in questo mondo così strano, vago, spietato.
A volte la Sfiducia si impadronisce di me. Comincio a pensare a quanto sia duro lottare per emergere, all'Incertezza che purtroppo è l'unica grande certezza del mio futuro. Vivo nell'Inquietudine di dover trovare una strada per affermarmi al di fuori del campo universitario. Ho fretta, ed è giusto così, ma mi sento imprigionata in un labirinto così intricato e asfissiante che a prevalere è solo il Timore di non riuscire a trovare un'uscita.