sabato 24 aprile 2010

IL BISOGNO DI ME E' RITORNATO NEI CONFINI

E' probabile che lo "sconfinato bisogno di me" si stia pian piano placando.
Avendo imboccato la strada giusta per ricongiungermi finalmente con me stessa, la necessità di una ricerca sconfinata si va gradualmente ridimensionando, e i confini si vanno ridefinendo. Col passare dei giorni stringo il territorio intorno a me e sento forte l'energia emanata da una personalità raggiante e potente: la mia.
E' bello sentirsi dire dagli altri "sei rinata". Ricevi la conferma che il cambiamento sia tangibile e visibile, non un'illusione.
E' bello quando persone che da due anni a questa parte mi reputavano una persona "spenta" ora mi sentano ridere fragorosamente e mi dicano "sei diventata un'altra persona". 
Non sanno che sono ritornata un'altra persona.
Sono ritornata quella che ero.
Il mio lato brioso che si fa incontenibile l'hanno notato ed apprezzato in molti. Ed io ne gioisco. Per averlo ritrovato, e per aver trovato grazie ad esso delle persone nuove e speciali.


Non mi spaventa più il futuro. Non sento più la necessità di fare progetti.
Ogni giorno mi dà motivi per ridere ed io non mi risparmio. 
Vivo ogni momento al massimo, senza pudore, senza scrupolo, senza rimorso. 

Adoro spettegolare con le colleghe universitarie sulle vicende amorose dell'una o dell'altra.
Adoro i momenti di divertimento durante le lezioni con gli amici, quasi come fossi ritornata al liceo.
Adoro rievocare scene esilaranti tra un'ora e l'altra davanti ad un brownie ed un caffè.
Adoro sentirmi dire dalla professoressa di francese che ho l'aria sognante, e che il mio vicino di banco mi travia :)
Adoro vedere un film sotto le coperte... magari facendosi sfuggire che lo stesso personaggio è interpretato da quattro attori diversi

So che tutto questo presto finirà; a volte se ci penso un velo di malinconia tenta di offuscare la mia gioia.
Poi capisco che sto forse vivendo uno dei periodi più felici della mia vita e proprio per questo non devo preoccuparmi di quanto durerà, ma al contrario di viverlo attivamente senza timori, e soprattutto senza lasciarmi alle spalle nessun rimpianto.

sabato 10 aprile 2010

IN UN POMERIGGIO D'APRILE

Leggerezza. Pace. Gioia.
Ho ritrovato me. Ho ritrovato il mio battito, il mio respiro, i miei sogni.
Ho ritrovato la mia voglia di vivere, conoscere, viaggiare.
Fare esperienze che arricchiscono, con l'intraprendenza di un tempo, con l'indipendenza di un tempo.
Se mi guardo indietro vedo la mia immagine anestetizzata, vecchia e impolverata.
Ora mi vedo splendente, lucida, fresca.
Ringiovanita e maturata allo stesso tempo.

Ho preso definitivamente coscienza della mia rinascita nel momento in cui mi sono stesa su un prato d'erba verde e fresca ad assaporare i primi raggi di sole tiepidi di questa primavera. Mi sono sentita rinnovata. Un piccolo fiore di quel prato in un pomeriggio d'Aprile che m'ha ridato la vita.

lunedì 5 aprile 2010

L'UOMO DEI SOGNI

Sogni sottovuoto.
Sogni vicini, lontani, confusi e mescolati.
Sogni in fuga, dissolti, neonati, spodestati.
Una valigia di cartone la loro casa.

Un cappello in testa, un giornale sotto braccio, scarpe consumate.
Un cammino sconosciuto.
Una sosta per rifocillarsi.

Una valigia di cartone abbandonata.
Deserto. Orme calpestate da migliaia di viandanti.
Una mano la raccoglie.

Un cappello in testa, un giornale sotto braccio,  scarpe consumate e una valigia di cartone in mano.
Alla ricerca di chi l’ha lasciata.
Alla ricerca di un viandante rimasto senza sogni.

Lo chiamano l’uomo dei sogni.
Raccoglie valigie di cartone e le riporta ai proprietari.
Raccoglie sogni e li riporta a chi ha smesso di crederci.

venerdì 2 aprile 2010

L'INVERNO SE N'E' ANDATO...E INDOSSO UN VESTITO DI FIORI

Sorrido.
Sembra impossibile, ma è proprio vero.
Un'espressione distesa si dipinge sul mio viso.
E dentro di me sento freschezza. 
Non scottature. Nemmeno gelo.
Freschezza.
I miei occhi guardano il mondo con uno sguardo differente.
E' primavera anche per me. Non solo per la natura.
La bella stagione si sta impossessando di me facendomi rifiorire.
Sorrido.

Sono serena.
Recupero energie.
Ho voglia di ballare, di ridere, di correre, di gridare.
Di vivere.

Mi sento bella.
Dentro.
Fuori.
Mangio senza sentire il peso dei giudizi.
Ascolto canzoni allegre ad alto volume senza preoccuparmi di disturbare.

Ho voglia di partire.
Di viaggiare e scoprire il mondo. Come era una volta.
Come ero io.
Come sono ancora.

Per la prima volta in tre anni mi manca Perugia.
La MIA vita a Perugia.
Le persone che sono a Perugia.
Ed è tanta la voglia di ritornare nella città da cui non vedevo l'ora di scappare.

La scrittura di questo post mi fa pensare che dovrei fare qualche ringraziamento a chi ha contribuito alla mia rinascita. Ma i ringraziamenti li farò, senza dubbio, di persona.