martedì 30 agosto 2011

PROMESSE

Chi ti ama c'è sempre, c'è prima di te, c'è prima di conoscerti.
Margaret Mazzantini - Non ti muovere
Vale la stessa cosa anche per chi ti ha amato davvero.
E quando dico "chi ti ha amato davvero" intendo quel sentimento raro, introvabile, intenso, assoluto. Che magari poi è svanito, ma perché si è trasformato, perché i percorsi di vita l'hanno sformato. Svanito. Non Sparito.
Ho avuto l'ennesima dimostrazione, che qualsiasi sia il mio problema, e quando dico qualsiasi mi riferisco davvero al ventaglio completo dei problemi che la vita ti pone davanti, c'è solo una persona nella mia vita che lo capisce prima di farmi parlare, che nonostante questo mi costringe a parlarne, che dopo che ne ho parlato sa come risollevarmi e come consolarmi. E solo questa persona è disposta a tutto pur di venirmi in soccorso, ovunque io sia, con chiunque io sia. Senza risparmiarsi.
L'unica persona che a distanza di anni continua a dirmi quel "finché non muoio io per te ci sarò" che mi fa tanto sorridere, perché mi imbarazza e mi impaurisce pensare alla morte, e a quella promessa che continua a rinnovarmi senza pretendere nulla in cambio.

Non mi è stata dedicata questa canzone, ma ne ho ricevuto il contenuto. Quello che si legge senza conoscerne la melodia. Il senso. L'Essenza.

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te

Franco Battiato - La cura




Ho ricevuto dopo tanto tempo un abbraccio sincero. E non m'importa che sia amore, affetto o che altro.
Quegli abbracci che ti curano per l'assoluto che racchiudono. 
E ricevendone uno vero, ho preso coscienza di quanto fossero falsi quelli che ho avuto fino ad ora.

domenica 28 agosto 2011

IL PROSSIMO, LO SPOSO.


Il prossimo, lo sposo.

Un pensiero assurdo, per la filosofia di vita che mi ero edificata ed imposta.


Un pensiero assurdo. Ma frutto di necessità e analisi introspettive che come al solito mi colgono nei momenti più inopportuni, ma che si rivelano preziose.

Ho capito nuovi aspetti di me.
Ho capito che non riesco ad avere relazioni poco importanti. Non ne cerco, e piuttosto preferisco stare sola.

Ho capito che se mi prendo un impegno, è perché mi innamoro. E quando mi innamoro, sono inamovibile. Sono una roccia. 

Ho capito che le storie importanti che ho avuto potenzialmente sarebbero potute durare per sempre da parte mia, ma sono finite sempre per debolezze dall'altro lato. Perché sono forte, nella vita come nella coppia. 
Ma sono debole nel momento dell'addio. Perché una volta che mi sono innamorata è per sempre. E la lotta più dura è quella con me stessa per "disinnamorarmi". 

Sono stoica nelle difficoltà di coppia. 

Penso che non ci possano essere problemi insormontabili o sfide impossibili, ma solo l'incapacità di affrontarle. E l'incapacità per me è un concetto che non esiste. Ogni groviglio ha un suo capo. L'incapacità si manifesta nel momento in cui si cede nella ricerca. Ed io persevero, ma non mi arrendo, mai.

Per questo, il prossimo lo sposo.
Perché ho capito che se da parte mia il "Sì" è una convenzione, perché il "per sempre" riuscirei ad onorarlo senza dirlo di fronte ad un sindaco o ad un prete, per molte persone il "Sì" è l'atto di coraggio, la garanzia che un impegno è preso, e che verrà rispettato.

Io non posso tollerare un altro addio.
Per questo, il prossimo lo sposo.
Perché deve garantirmi che sarà per sempre. 
E che non ci sarà quel giorno in cui due anime che hanno condiviso di tutto, da un istante all'altro si ritrovino lontane e sconosciute. 
Perché non voglio più che arrivi quella mattina in cui mi sveglierò e mi ritroverò sola con una valanga di ricordi che fino al giorno prima erano momenti veri, concreti.

venerdì 26 agosto 2011

Profezie

Dopo appena due giorni, la mia fortezza è stata colpita. Devastata. Rasa al suolo. Saccheggiata.


Questo scrivevo Lunedì.

Tutte le perplessità che avevo si erano risolte nel prendere coscienza di essere innamorata, di non negarmelo più.
A due settimane esatte dalla partenza con una valigia da riempire e una vita da traslocare, con tanti pensieri, preoccupazioni, paure, avevo riconosciuto che lui fosse il mio punto fisso. Ero reticente. Perché sono una Valchiria. Autonoma, battagliera, coraggiosa.

Quarantotto ore dopo, le sue perplessità si sono risolte nel modo inverso.
Ed io sono sola. Con una valigia da riempire e una vita da traslocare, con tanti pensieri, preoccupazioni, paure, e una storia a cui finalmente ero riuscita ad abbandonarmi, finita.

In tutto questo lui mi abbracciava e mi baciava come non aveva fatto mai, come non volesse lasciarmi andare. Forse per dimostrare a se stesso il contrario di quello che pensa. Ed io ci morivo dentro quegli abbracci, non riuscivo a divincolarmi e dirgli di no, mi ci abbandonavo, come non mi avesse detto nulla.

Mai più, mi ero ripromessa in passato, nessun uomo avrebbe dovuto avere su di me il potere di farmi soffrire.
Eppure brucia. E sono sola. E nella mia valigia non so che mettere. Perché per ora è colma del dolore che provo in questo momento.

mercoledì 24 agosto 2011

Ipersensibilità e Insensibilità

Siamo complicate, è vero. Ed è il motivo per cui siamo ipersensibili nei confronti dell'universo che ci circonda.
Il sesto senso femminile è proprio questo.
Un grande strumento ma anche un grande fardello.
Diamo per scontato che la nostra sensibilità ce l'abbiano anche le persone che ci sono accanto. Invece ci scontriamo con comportamenti che urtano le nostre necessità, che stridono e si rivelano inopportuni, che ci dimostrano con quanta incuria e disattenzione i nostri sentimenti e stati d'animo siano manovrati.

Oggi ho capito, o meglio, mi è tornato in mente, che in realtà siamo tutti soli. Con i nostri problemi, con i nostri progetti, con la nostra vita. Le persone che si incontrano possono essere più o meno importanti, diciamo anche fondamentali, ma sono tutte di passaggio. Per questo, non bisogna mai smettere di investire su se stessi; nelle difficoltà, quando ci troviamo a percorrere le strade dissestate del nostro cammino, nessuno potrà mai capire il nostro disagio quanto noi stessi. Nessuno potrà aiutarci come noi stessi. Nessuno vorrà farlo al posto nostro.

E soprattutto può accadere di ritrovarci soli e spaventarci. Perché non eravamo preparati, perché non ce lo saremmo mai aspettato. Eppure, in quel momento, anche fosse un quarto d'ora nero, nessuno ci tende la mano. E allora, volenti o nolenti, anche se siamo a terra, facciamo forza sulle mani e ci rialziamo, con le escoriazioni sul palmo e i segni dell'asfalto ancora fresco. Nessuno ci disinfetterà.

Amerò me stessa, per sempre.
Conterò su me stessa, per sempre.
Sarò con me stessa, per sempre.

lunedì 22 agosto 2011

FORTEZZA SOTTO ASSEDIO

Da qualche giorno mi sento più vulnerabile.
Ai sentimenti intendo.
Se è vero che da tempo ho preso coscienza del fatto di essermi di nuovo innamorata, dall'altra, la mia parte razionale ha sempre inibito i pensieri più teneri, l'abbandono mentale e totale ai sentimenti. Insomma, innamorata sì, ma con la corazza. Ho tenuto a freno il mio istinto di tenerezza, ho anteposto me stessa al resto del mondo, ho spazzato via il sentimentalismo provandone quasi disgusto. Mi sono ripromessa di non commettere gli stessi errori del passato. L'ho fatto con convinzione, certa di non dovermi esporre troppo, non con gli altri, ma con me stessa. Di non dovermi esporre troppo nei momenti introspettivi. Ripetendomi che sì, è vero, sto con una persona, ma prima di tutto sto bene da sola. 
Sono fiera del mio percorso. Perché ora vivo il rapporto di coppia seguendo un'impostazione completamente diversa rispetto al precedente, e dunque lo percepisco sempre come nuovo.

Eppure la mia vera natura ora sta riemergendo. Mi lancia segnali sempre più decisi. Perché anche se il mondo mi vede come una Valchiria, in realtà il coraggio e la forza in battaglia, nascondono anche un latente desiderio di trovare tranquillità, affetto e sicurezze. Mi attira il focolare, mi sciolgo in un abbraccio, e ho bisogno di sentire che l'altro c'è, è presente e non mi abbandonerà. Nel mio vagare ho bisogno di punti fissi. Come ogni donna, per quanto sia reticente a confessarlo, la presenza di un uomo che mi dimostri il suo amore è il più efficace fra i lenitivi per le mie inquietudini.
Sto prendendo coscienza di questo mio nuovo cambiamento. Lo percepisco nei momenti in cui i miei pensieri vagano liberi ed incensurati. 

Ed ho paura. 
Perché ormai lo so bene, quando i muri della fortezza crollano, l'offensiva sarà devastante. 
E ad ogni torre di guardia rasa al suolo, corrisponde una pugnalata al cuore.