venerdì 24 settembre 2010

PERSONAGGIO E PERSONA... RIFLESSIONE FULMINEA IN UN BANALE DOPOCENA

Quando il personaggio eclissa la persona
Ecco che l'individuo perde identità e valore
Tramutandosi in bidone di latta dove echeggia un rimbombante silenzio.
Anche il personaggio migliore
Sentirà l'urlo stridente del vuoto
Se ha la presunzione di annullare la persona.

venerdì 17 settembre 2010

SHREK, NON SOLO UN "CARTONE"

Ieri sera dopo la pausa estiva torno a sedermi su una poltroncina del cinema, anzi del multisala (perché ahimè, ormai è esigenza diffusa vivere in un mondo dove tutto è spropositatamente gigante, e il piacere di essere immersi in tante piccole cose è ormai annegato nel mare del "macromondo").
Davanti a me l'ultimo capitolo di Shrek, film d'animazione che ho seguito fin dal primo episodio e che mi ha da sempre affascinata per il rovesciamento degli stereotipi della favola e per il sottotesto che incoraggiava ai valori sani, veri, insomma quelli che oggi sono stati spodestati dal trionfo dell'esteriorità, del narcisismo e dell'artificio.
Ora, penso che nell'ultimo "atto" si sia raggiunto da questo punto di vista il livello più alto che fosse possibile raggiungere, superando di gran lunga gli episodi passati. Forse meno comico rispetto ai precedenti (anche se non sono mancate le risate), la nuova storia degli orchi verdi ha saputo far leva su aspetti della vita di oggi che tutti noi viviamo e subiamo ogni giorno. 
Sotto le sembianze di Shrek si possono rintracciare le debolezze e gli errori di ogni uomo, la "miopia" nel non saper vedere e dare il giusto valore agli affetti e alle cose importanti della vita; nascosta tra le espressioni dolci e decise di Fiona si può ritrovare invece la sensibilità e la forza di ogni donna che soffre, rimane delusa, si sente sconfitta, ma poi riesce a prendere in mano il comando della situazione e a brandire una pesante ascia contro le difficoltà della vita. 
Sono uscita dalla "sala del multisala" con l'impressione che ancora una volta Shrek e Fiona ci abbiano dato una lezione; dopo averci insegnato che la bellezza esteriore è insignificante e stupida rispetto all'autenticità dei sentimenti, questa volta ci hanno fatto capire che incenerire una vita felice per rincorrere una felicità volubile e illusoria è facile, veloce e difficile da rimediare.

martedì 7 settembre 2010

MI MANCA

E ad un certo punto comprendi
Che il malessere che senti
Nasce dal bisogno
Di sentirsi importanti per qualcuno
In modo unico ed esclusivo,
Di ricevere quelle attenzioni
Da chi ti ama e venera
Come fossi il motore del suo mondo.
Ecco, questo mi manca.

domenica 5 settembre 2010

L'ABBRACCIO DELLE STAGIONI

5 settembre 2010 - Sole e Temporale dalla finestra della mia camera
Cadono lacrime pesanti sulla terra arida e assetata.
Goccia dopo goccia il suolo ritrova la vita, si inumidisce, si inzuppa, sparisce.
Sparisce sotto l'acqua.
E' saturo, non è più in grado di assorbire il pianto di un cielo assolato solo per metà.
I raggi aranciati e soffusi di un tramonto di fine estate squarciano le minacciose nubi nere,
Per confondersi con i fulmini maestosi ed imperiosi di un temporale d'inizio autunno.
Le stagioni si passano il testimone nella staffetta del tempo che scorre.
Cola copioso e ininterrotto sulle nostre esistenze, il tempo.
Ci colora di toni vivaci e spenti che accogliamo inermi
Come una tela abbandonata sul cavalletto.
Le stagioni si abbracciano appassionatamente
E nell'abbraccio si sfocano perdendo i loro contorni.
Spettatori della natura.
Spettatori impotenti e minuscoli,
Non possiamo che provare stupore
Di fronte ad un cielo nerarancio rigato di elettricità.
Non possiamo che sentire
Il primo brivido d'autunno
Sulla pelle ancora nuda e dorata.
E un desiderio si insinua fra le pieghe del nostro cuore
Assistendo alla danza del tempo:
Sfocarci anche noi in un abbraccio appassionato
Per attenuare quel primo sentore di gelo
Che percorre una schiena ancora accaldata.

giovedì 2 settembre 2010

PENSIERO DI COMPLEANNO

Due occhi teneri compongono uno sguardo da bambino.
Come un bambino, del resto, tu mi guardavi; 
Con meraviglia, come se in me leggessi tutti i segreti del mondo.
Pienezza in noi.
In questo giorno rivedo quello sguardo,
Sbiadito nella memoria,
Come un corpo che affonda nel mare,
Sempre meno nitido,
Sempre più lontano,
Sempre più sommerso.
Quell'innocenza è ormai infranta.
Un paio d'occhiali spessi nascondono quello sguardo.
Eppure c'avrei giurato, d'averlo visto ancora.
E oggi è riaffiorato un poco di più in superficie.
Sarà perché, come un lampo, 
Ho rivisto la dedizione per la ricerca di un regalo originale
Ho rivisto un giorno da trascorrere con i pochi affetti veri
E provo un grande rammarico
Per non aver dovuto frugare nel cassetto delle idee 
Alla conquista del Tuo regalo
E nel pensare che festeggerai con tanti conoscenti 
Che forse poco ti conoscono.
Anche se oramai
Quella che non ti conosce più
Potrei essere proprio io,
Quel messaggio d'auguri
Che nonostante tutto era per te
Il più sperato ed il più gradito.