Sospesa.
Nel torpore malinconico e annebbiato dei respiri affannati.
Sorpresa.
Nell'entusiasmo addormentato e formicolante dei pensieri in paralisi.
Sono i luoghi che ho vissuto.
Le scale che ho salito.
Di corsa.
Sono i luoghi che ho abitato.
Rue de Moscou e la Robertsau.
Ero io.
Sono i volti che ho perduto.
Che non ho mai avuto.
E se penso ora d'aver perso,
Colmo il nulla con le strade già battute.
L'avvenire è il mosaico del passato.
Sotto la polvere, brillano i colori.
Inconsistenti come la luce,
brillanti come gli occhi che vorrei avere di fronte.
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