domenica 19 dicembre 2010

UN CUORE DA APRIRE. UN CUORE DA PROTEGGERE. E LA SCRITTURA CHE APRE E PROTEGGE.

Forse è un innato istinto di protezione che mi porta a proteggere quei primi sentori di rinascita che fioriscono dentro di me. Ho provato a smentirmi, a negare, a sorvolare e finalmente ad affrontare come sempre, come è nel mio stile, il viaggio introspettivo tra le pieghe del mio esistere. La realtà è che ormai è innegabile, che non posso più nascondermi, che non posso più negarlo a me stessa, eppure sono restia a esternarlo al mondo. Perché sono gelosa di quello che sto ricominciando a vivere, perché ho paura che gli altri possano scalfire la magia di una mia rinascita sentimentale, perché forse è qualcosa di ancora così piccolo e fragile, seppur dentro di me immensamente grande, che ancora mi sembra prematuro tempestare di manifesti il mondo. Anche se c'è una parte di me che vorrebbe urlarlo a squarciagola; che sto bene di nuovo, che sono felice, che qualcuno ha di nuovo catturato il mio cuore e ci danza dentro tracciando vorticose e leggiadre evoluzioni nei miei pensieri. Rivivo quei fremiti nel vedere un sorriso e uno sguardo perso dentro il mio, considero quasi con sacralità i momenti trascorsi insieme e risuona in me quel "tu me lasse e io conto ll’ore" che mi sono sentita sussurrare ad un orecchio in una fredda serata invernale.
Ho avuto la necessità di trascrivere il crescendo inaspettato e delizioso di emozioni in cui sono immersa in questi giorni per prenderne atto. E nell'oscillazione indecisa tra il dirlo al mondo e il racchiudere tutto fra le mani per non farlo morire al gelo delle opinioni altrui, ho deciso di scriverlo qui, nel mio rifugio preferito, e di lasciare tutto alla scrittura, "unico efficace canale di comunicazione con me stessa". Ho deciso anche di vivere senza risparmiarmi quello che mi sta accadendo, perché risparmiarsi porta ai rimpianti, perché è bello abbandonarsi ai sentimenti, soprattutto a quelli belli, assecondarli e farli crescere, volare verso le mete che vogliono raggiungere, volarsi intorno e vivere nello stupore di un'amicizia che non c'è più, perché è evoluta, perché è cresciuta e risorta in un'altra forma. Approfitterò di ogni singolo momento che mi offrirà la possibilità di trascorrere del tempo insieme, sarò pronta a viaggi verso l'ignoto, all'avventura e agli abbracci calorosi di chi mi ha di nuovo aperto il cuore. Il mio percorso verso la libertà ha raggiunto un altro traguardo. Mi sono liberata dalla paura d'amare. E d'essere amata. Ed ora che l'ho scritto, mi sento ancora più libera.

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