sabato 3 settembre 2011

AMORE INDUSTRIALE

Non ho più voglia di persone controverse. 
Pensieri lugubri. 
Amori vissuti col freno a mano. 
Con la paura di mostrarsi felici. 
Con un senso di colpa nel vivere la gioia di stare insieme. 
Con un continuo slalom per evitare tutte quelle manifestazioni stupide "da innamorati".
Che però nella loro stupidità mostrano tutta la bellezza del lasciarsi andare all'amore.

Non bisogna aver paura di farsi leggere l'amore e la gioia negli occhi.

Voglio vivere un amore di quelli stupidamente veri.
Quegli amori fatti anche di serate romantiche, di pensieri gentili, di foto abbracciati, di messaggi d'amore, di effusioni e di baci appassionati in mezzo alla gente.

L'amore è anche questo.
E non bisogna evitarlo perché "lo fanno tutti".
L'amore è sentirsi il cuore leggero.


Sono espressioni di serenità, di concordia della coppia col mondo.

Se si vive apprezzando solo il degrado della condizione umana, rifuggendone gli aspetti armoniosi ed assolati, e si pretende di far germogliare una relazione di coppia in questo contesto, anche la relazione ne risulterà influenzata, degradandosi a sua volta. 


Se per ogni sorriso si pensa ad una lacrima, se per ogni gesto si pensa all'inutilità di un gesto, se per ogni parola si pensa al vuoto della parola, l'amore non fiorisce, e la recita di un amore industriale che vive nella ruggine, verrà corroso da quest'ultima fino alla morte.

L'amore non è ruggine. L'amore è salute, vigore, entusiasmo.

Anche l'animo più maledetto, prima o poi dovrà accettarlo.

2 commenti:

  1. Cara Melissa,
    l'amore è un bambino capriccioso. Dobbiamo imparare a giocare secondo le sue regole...
    Un abbraccio

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  2. Sai, a spaventarmi non è l'amore, ma il non-amore. Cercherò di stare alle sue regole e soprattutto cercherò di prevederle per adeguarmi... grazie Cabi.

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