domenica 24 gennaio 2010

I PIANETI NEL MONDO

Ci sono tanti piccoli pianeti nel mondo. Ognuno diverso dall'altro.


Vicini.
Lontani.
Apparentemente vicini e incredibilmente lontani.
Apparentemente lontani e incredibilmente vicini.


Ogni pianeta si adatta meglio a noi e diventa la nostra casa. In ogni pianeta le persone si incontrano. Si conoscono. Si amano.
Poi qualcuno resta, qualcuno se ne va altrove perché mutano dentro di lui i valori,gli interessi,i progetti. Ci sono cambiamenti nel modo di vedere il mondo, nel modo di percepire le cose. E allora si cercano altri pianeti che si adattano meglio al cambiamento. Perché quello che prima era tutto, ad un certo punto non è più abbastanza. O forse è troppo.
Chi resta sul suo pianeta e vede gli altri andarsene, non riesce a capire. Non riesce a capire che cosa si vada a cercare altrove. Non riesce a capire perché il tutto non basta più. O perché il tutto diventa troppo. Non riesce a capire perché l'aspetto estetico diventa più importante di quello interiore. Non riesce a capire perché si lascia il pianeta dei contenuti per saltare su quello degli involucri. Non riesce a capire come mai chi ha scelto da sempre la profondità non si senta inadatto nella superficialità.
Quando una persona importante decide di lasciare il nostro pianeta per rincorrere qualcos'altro, si soffre. Ci si maledice per non essere di quell'altro pianeta che ha scelto come nuova dimora. Ci si maledice per non essere un bell'involucro vuoto. Poi si ragiona. Al mondo c'è bisogno di tutti quei piccoli pianeti e dei loro abitanti. Quindi c'è bisogno anche del pianeta dei profondi. Anche perché è un pianeta poco abitato, da cui molti emigrano perché richiede impegno. Ed è più facile svolazzare in una vuota spensieratezza a rincorrere silhouette perfette e sorrisi da star. E' più facile saltare da un bel corpo a un'altro a ruota libera senza punti fermi, alla continua ricerca del nulla, della soddisfazione momentanea, del senso di fierezza che può dare la conquista di una preda, di cento, di mille. Mai la stessa. Niente legami. Chissà dove porterà questo svolazzare. Non è comprensibile per chi ama la serietà, la responsabilità e i rapporti veri. Anche i profondi si divertono. Anche i profondi vivono la spensieratezza. Ma una spensieratezza sana, cosciente, sempre nel rispetto delle persone che hanno intorno, una spensieratezza che non cede mai il passo alla banalità.

E' un pianeta sovraffollato e senza fondamenta solide quello della superficialità. 
Sovraffollamento e fragilità del suolo sono incompatibili. E' destinato a crollare e lasciare i suoi abitanti senza dimora. Qualcuno se ne accorgerà in tempo e si trasferirà altrove, qualcun'altro sarà troppo preso dallo sbrilluccichio di paillettes e di occhi da cerbiatto per rendersi conto di non avere più suolo sotto ai piedi e di precipitare in caduta libera.

E' un pianeta proporzionato e costruito con tutti i criteri necessari quello della profondità.
E' un punto fermo, verso cui tutti prima o poi dovranno convergere. O almeno tutti quelli che crescono, che maturano e capiscono l'importanza delle cose importanti.
Certo, chi ha deciso di vivere determinate esperienze tornerà cambiato. Probabilmente incompatibile con quello che aveva prima.
Probabilmente compatibile con qualche altro sfollato del pianeta che è crollato.

Ma sono convinta che nella vita la scelta del pianeta in cui vivere è forse l'unica che non è assegnata dal caso, ma risultato di una scelta consapevole.
Può far soffrire vedere abitanti importanti andarsene. Può far soffrire il non capire perché se ne vanno. Ma chi se ne va, dentro di sé sa i motivi che l'hanno condotto a quella scelta. Ha valutato ciò che prende e ciò che perde. E' inutile tentare di trattenerli perché non resterebbero volentieri, sarebbe solo una forzatura. Avremmo accanto degli estranei, che rimangono nel posto sbagliato con la persona sbagliata. Avremmo accanto dei clandestini in una terra che non gli appartiene più.





Continuo a curare il mio giardino di riflessioni, pensieri e sentimenti autentici.
I miei fiori fanno invidia a chi li sa apprezzare. Sono erbaccia per chi non riesce a vedere oltre l'esteriorità. I miei fiori sono nutrimento per il pianeta dei profondi. In quanto abitante di tale pianeta sono responsabile della mia parte di terra e continuo a dedicarmici con amore. Perché il mio futuro sarà qui, non altrove. Anche se non ci sarà nessuno a farmi compagnia.

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